Vi abbiamo già parlato di come secondo alcuni indizi sia possibile che in talune zone remote del pianeta, il cui accesso è interdetto al pubblico, possa essere stata occultata la presenza di istallazioni e basi militari al cui interno siano custoditi segreti alieni, spesso sotto il livello del suolo per dare ancor meno nell’occhio o forse perché, come sostengono numerose leggende diffuse presso le antiche popolazioni di territori tra loro molto distanti del pianeta, nel sottosuolo della Terra in tempi immemori si sono rifugiati i rappresentanti di civiltà preesistenti a quella umana. Da Ladakh al Gran Canyon, dallo Yucatan al Nord Europa, sino all’Australia, sono molti i luoghi dove potrebbe essere stata celata la presenza di Ufo o altra tecnologia extraterrestre.
Una delle poche foto giunte fino a noi tra le tante scattate da Thomas Costello
Una foto di Thomas Costello in cui si vedrebbero degli umani
Un cosiddetto “Grigio” ripreso nei tunnel della base Dulce
Tutto ebbe inizio nel 1979 quando un ufologo, Thomas Costello, riesce a introdursi nella base e a scattare foto di alieni (o presunti tali) apparentemente impegnati in esperimenti genetici di qualche tipo su esseri umani. Poco tempo dopo una squadra di operai della ditta costruttrice Morrison-Knudsen guidata dall’ingegnere e geologo Phil Schneider, impegnata nello scavo di un sistema di gallerie, avrebbe scoperto casualmente, dietro a una parete di roccia appena fatta crollare, alcuni esseri di sembianza aliena, dalla pelle grigia, che pare stessero compiendo esperimenti su esseri umani.
Una pianta della base Dulce secondo Thomas Costello.
Secondo il racconto di Schneider a quel punto si scatenò un vero e proprio conflitto a fuoco e l’ingegnere, dopo aver a sua volta ferito o ucciso due alieni, venne colpito da armi che apparentemente emettevano raggi e radiazioni e rimase ferito seriamente ma riuscì a fuggire, mentre molti degli altri operai non tornarono mai più in superficie. Da notare che pochi anni or sono, nel 1996, quando ormai sulla vicenda era calato il silenzio e lo scetticismo più totale, Schneider venne ritrovato morto, strangolato con il catetere che ormai era costretto a utilizzare. Anche senza la sparatoria, la stessa costruzione del sistema di gallerie avrebbe dello stupefacente
Fonte: altervista.org
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