Il lato nascosto della Luna
In questi giorni il lato nascosto della Luna è tornato nella prime pagine dei siti internet. Da quando la Nasa ha diffuso un video in cui -elaborando le immagini del Lunar Reconnaissance Orbiter, del 2009- ha ricostruito e montato in un filmato il lato oscuro della Luna. In realtà il lato oscuro della Luna è conosciuto dal 1959, quando la navicella sovietica Luna 3 trasmise le prime immagini del lato lunare che non possiamo vedere della Terra. Questo si presentava molto diverso dal lato “esposto”, andando ad alimentare leggende e supposizioni. Gli uomini videro con i loro occhi il lato nascosto della Luna con l’Apollo 8: il suo equipaggio osservò direttamente la faccia nascosta del nostro satellite il 24 dicembre 1968. La parte “invisibile” della Luna mostrava la quasi totale assenza di zone più scure, la presenza di numerosi crateri e caratteristiche morfologiche completamente diverse da quelle che gli scienziati avevano imparato a conoscere nel lato più noto. La Luna ha solo una faccia a chiazze, quella rivolta verso noi. Quello che abbiamo imparato a conoscere mostra una superficie dove spiccano zone più scure, i Mari, ampie pianure basaltiche.
Com’è nata la leggenda sul lato nascosto della Luna? Come mai non ci siamo mai andati?
Ecco tutta la verità sull’altro lato della Luna
Le prime fotografie
La sonda sovietica Luna 3 raggiunse e fotografò per la prima volta nella storia, la faccia opposta della Luna, quasi totalmente invisibile dalla Terra nel 1959. Quelle prime foto, -che viste adesso appaiono solo immagini sgranate e sfuocate- furono un grande passo avanti e permisero di creare i primi atlanti della nuova regione lunare. La fotocamera scattò 29 immagini in 40 minuti da una distanza di circa 64.000 km dalla Luna. Era la prima volta che agli scienziati di presentava un emisfero completamente differente da quello noto, costituito principalmente da valli e montagne, con solo due zone oscure che furono denominate Mare Moscoviense e Mare Desiderii.
Per fotografare il lato nascosto del nostro satellite Luna 3, venne fornita di un sistema denominato Yenisey-2, composto da una fotocamera con due lenti AFA-E1, una unità di elaborazione automatica e uno scanner. Le lenti avevano un obiettivo con focale lunga 200 mm F/5.6 e l’altro con focale di 500mm F/9.5.
A giugno del 2014 un gruppo di ricerca dell’Università della Pennsylvania (Penn State) elaborò una teoria.
Secondo gli astrofisici della Penn State, le ragioni di questa differenza vanno ricercate molto indietro: fino alle origini della formazione lunare, come scrivevano in uno studio intitolato “Earthshine on a young moon: explaining the lunar Farside highlands” e pubblicato su Astrophysical Journal Letters

La teoria prevalente è che la Luna sia nata poco dopo la Terra, dopo l’impatto del nostro pianeta con un enorme meteorite, che avrebbe staccato dalla Terra un frammento che sarebbe poi diventato il nostro satellite. Dopo l’impatto la Terra e la Luna erano incandescenti. In quella fase, la Luna era da 10 a 20 volte più vicina alla Terra di quanto non sia ora, ma il suo periodo di rotazione non è più cambiato. Così lo osserviamo noi nelle sere di Luna piena.
Da qui bisogna partire, dicevano gli scienziati nel loro studio.
Calore. Poiché la Luna era molto più piccola del pianeta terrestre, si è raffreddata anche più rapidamente. Dal canto suo, la Terra continuava a essere bollente: la sua superficie misurava circa 2.500 gradi Celsius.
La distanza. La Luna che distava relativamente poco dalla Terra ha mantenuto la temperatura dell’emisfero frontale alla Terra molto più più alta rispetto al lato non esposto. Da qui la diversa composizione della crosta lunare, che contiene alte concentrazioni di calcio e alluminio: elementi molto difficili da far evaporare.
“Quando il vapore delle rocce ha iniziato a raffreddarsi, i primi elementi che sono spuntati erano il calcio e l’alluminio Ma il lato vicino della Luna era ancora troppo caldo, per cui questi metalli si sono condensati sul lato lontano, formando una crosta molto spessa” si leggeva nello studio.
Meteoriti. Quando la Luna ha iniziato a subire l’impatto di vari oggetti celesti, il “nostro” lato aveva una superficie molto più sottile, che quindi veniva rotta più facilmente. Al contrario, il lato opposto poteva essere intaccato molto meno, proprio grazie alla sua spessa crosta di calcio e alluminio. L’impatto con i meteoriti, nelle zone lunari corrispondenti avrebbe letteralmente scrostato la superficie lunare. Queste teorie sono confermate anche dalle mappe geochimiche ottenute dallo spettrometro a raggi gamma Lunar Prospector. Oggi possiamo dire che il lato oscuro della Luna esiste solo nei retaggi culturali degli anni 60 e negli album dei Pink Floyd.

Perché nessuno è mai atterrato nel lato nascosto del Satellite ?
I sostenitori della tesi che la Luna sia un avamposto alieno, sostengono che la grandi potenze mondiali “si tengano lontano dal lato nascosto della Luna per motivi geopolitici”. Il lato nascosto della Luna non poteva essere osservato.
In realtà l’unico motivo per il quale le sonde e le missioni umane sulla Luna evitarono di atterrare sull’emisfero che girava le spalle alla Terra erano le difficoltà di comunicazione. Ma le agenzie spaziali di tutto il mondo lavorarono per far fronte a questo inconveniente. Per permettere uno studio più accurato del campo gravitazionale anche del lato nascosto della Luna, la sonda giapponese Kaguya lanciata nel 2007, rilasciò nell’ orbita lunare un piccolo satellite per le comunicazioni che le permise di mantenere costantemente il contatto con la base a Terra. Ciò ha consentito di realizzare la migliore mappa attualmente disponibile delle anomalie gravitazionali della faccia nascosta della Luna, precedentemente note in modo soltanto approssimativo.
Nonostante tutto girano ancora voci su Missioni Apollo mai avvenite. Il programma Apollo terminato nel 1972, sarebbe stato allungato con tre missioni segrete con una collaborazione Stati Uniti e Russia, destinate all’allunaggio proprio nella parte nascosta della Luna, dove le missioni precedenti avevano rivelato delle anomalie.
Ovviamente nessuna missione segreta targata Apollo è mai partita, e le anomalie lunari sul lato nascosto della Luna, sono il frutto di quello spiegato in precedenza.
La Luna non ha una parte oscura, nascosta e irraggiungibile. Forse ha semplicemente scelto di mostrarci il suo lato migliore.
Fonte: ufoonline.it
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